1  
H 2
LI Be
Na Mg
K Ca
Rb Sr
Cs Ba
Fr Ra
3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn
Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd
La-Lu Hf Ta W Re Os Ir Pt Au Hg
Ac-Lr Rf Db Sg Bh Hs Mt Ds Rg Cn
          18
13 14 15 16 17 He
B C N O F Ne
AL Si P S Cl Ar
Ga Ge As Se Br Kr
In Sn Sb Te I Xe
Tl Pb Bi Po At Rn


Simbolo dell’elemento: He
Numero atomico: 2
Config. elettronica: 1s2
Isotopi naturali: 3He, 4He,
Massa atomica: 4.00 uma
Densita: 0.18 g dm-3 (0°C, 1atm)
Punto di fusione: -272°C (25 atm)
Punto di ebollizione: -269°C
Elettronegativita: -


Tubo a scarica con forma di simbolo dell’elio

Elio

L' Elio (dal greco «elios» sole) è il più leggero dei gas nobili. E’ chimicamente inerte, incolore ed inodore, con il più basso punto di ebollizione tra gli elementi della tavola periodica. Esso resta liquido fino allo zero assoluto e può essere solidificato solo sottoponendolo a pressioni elevatissime. Dopo l’idrogeno è il secondo elemento più diffuso nell'universo. Nell’atmosfera vi sono tracce di elio derivanti dal decadimento radioattivo di elementi presenti in alcuni minerali. Inoltre l'elio è presente in alcune acque minerali e anche in alcuni gas naturali. L'elio è utilizzato nei palloni aerostatici e nei dirigibili, poiché ha il 93% della capacità di sollevamento dell'idrogeno ma non è infiammabile ed è perciò più sicuro. Per la sua inerzia chimica è impiegato nei serbatoi di pressurizzazione di combustibili liquidi per ridurre i rischi di incendio e, al posto dell’azoto, in miscela con l’ossigeno negli apparati respiratori ad alta pressione per immersioni in profondità e nei sommergibili, per aumentare i tempi di decompressione ed eliminare il rischio di embolia. Viene impiegato come liquido refrigerante per i magneti superconduttori e in applicazioni criogeniche. Non è tossico e non gioca alcun ruolo biologico. Assorbito per inalazione provoca l’alterazione della voce (acuta e stridula).