Simbolo dell’elemento: S
Numero atomico: 16
Config. elettronica: [Ne] 3s23p4
Isotopi naturali: 32S,33S,34S,36S,
Massa atomica: 32.07 uma
Densita: 2.07 g cm-3 (0°C, 1atm)
Punto di fusione: 115°C
Punto di ebollizione: 445°C
Elettronegativita: 2.5
Zolfo cristallino
Zolfo
Lo Zolfo (il nome deriva dal latino «sulfur» a sua volta dal sanscrito «sulvere» o dall’arabo «sufra» giallo) è un elemento non metallico. E’ molto abbondante sia in forma elementare che come solfuro e solfato in vari minerali (pirite con ferro, cinabro con mercurio, galena con piombo, sfalerite con zinco, stibnite con antimonio). Come zolfo elementare è giallo soffice e leggero. Allo stato nativo si rinviene vicino alle sorgenti calde e vicino alle bocche dei vulcani. Esiste in diverse forme allotropiche (rombica, monoclina e amorfa). Forma con l’idrogeno il solfuro, dal caratteristico odore di uova marce. Brucia con fiamma bluastra emettendo un tipico odore soffocante, dovuto al biossido o al triossido di zolfo. Lo zolfo è insolubile in acqua, ma è solubile in disolfuro di carbonio. Si rinviene in tracce anche nel carbone e nel petrolio, dalla cui combustione forma il biossido. Il suo principale composto, l’acido solforico, è uno dei derivati maggiormente diffusi nell’industria, ed è impiegato nella gran parte delle produzioni chimiche industriali. Molti composti dello zolfo sono tossici o corrosivi. Il solfuro di carbonio, l'acido solforico, l'acido solfidrico e il biossido di zolfo debbono essere maneggiati con particolare attenzione. Gli ossidi, a contatto anche con tracce di umidità, formano i corrispondenti acidi, che sono tra le maggiori cause delle fenomeno delle piogge acide.