1  
H 2
LI Be
Na Mg
K Ca
Rb Sr
Cs Ba
Fr Ra
3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn
Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd
La-Lu Hf Ta W Re Os Ir Pt Au Hg
Ac-Lr Rf Db Sg Bh Hs Mt Ds Rg Cn
          18
13 14 15 16 17 He
B C N O F Ne
AL Si P S Cl Ar
Ga Ge As Se Br Kr
In Sn Sb Te I Xe
Tl Pb Bi Po At Rn


Simbolo dell’elemento: Sr
Numero atomico: 38
Config. elettronica: [Kr] 5s2
Isotopi naturali: 84Sr, 86Sr, 87Sr, 88Sr
Massa atomica: 87.62 uma
Densita: 2.63 g cm-3 (0°C, 1atm)
Punto di fusione: 768°C
Punto di ebollizione: 1380°C
Elettronegativita: 1.0

Cristalli di stronzio

Stronzio

Lo Stronzio (il nome deriva da «Strontian» villaggio scozzese vicino al quale fu rinvenuto il minerale da cui venne isolato per la prima volta) è un elemento metallico. E’ un metallo di colore grigio-argenteo, che esposto all’aria si ricopre velocemente di uno strato sottile di ossido che conferisce alla superficie una colorazione giallastra. Lo stronzio reagisce con l’acqua generando idrogeno e, in forma di polvere finemente suddivisa, si incendia spontaneamente all’aria. A causa della sua reattività deve essere conservato o sotto vuoto o in oli minerali. Non si trova in natura in forma elementare ma solo nei suoi composti. È un elemento relativamente abbondante nella crosta terrestre, infatti si classifica al quindicesimo posto in ordine di abbondanza e si trova principalmente in forma di solfato o carbonato nei suoi minerali. La maggior parte dei composti di stronzio sembrano non essere pericolosi per piante ed animali, ma alcuni alogenuri (SrI2, SrCl2) sono tossici per l’uomo. Lo stronzio ed i suoi composti hanno pochi impieghi commerciali, uno di questi è la formazione di leghe, inoltre alcuni sali di stronzio vengono usati per impartire colorazioni a vetri e ceramiche o per generare il rosso nei fuochi d’artificio.