1  
H 2
LI Be
Na Mg
K Ca
Rb Sr
Cs Ba
Fr Ra
3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn
Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd
La-Lu Hf Ta W Re Os Ir Pt Au Hg
Ac-Lr Rf Db Sg Bh Hs Mt Ds Rg Cn
          18
13 14 15 16 17 He
B C N O F Ne
AL Si P S Cl Ar
Ga Ge As Se Br Kr
In Sn Sb Te I Xe
Tl Pb Bi Po At Rn


Simbolo dell’elemento: Tc
Numero atomico: 43
Config. elettronica: [Kr] 4d55s2
Isotopi naturali: nessun isotopo naturale
Massa atomica: 98.91 uma
Densita: 11.50 g cm-3 (0°C, 1atm)
Punto di fusione: 2157°C
Punto di ebollizione: 4265°C
Elettronegativita: 1.90

I raggi b emessi dal Tc sono in gran parte assorbiti dal vetro anche se il campione mostra un alto livello di radioattività

Tecnezio

Il Tecnezio (il nome deriva dalla parola greca «technetos» che significa artificiale) è un elemento metallico, grigio argenteo, radioattivo ed artificiale. Il tecnezio si ricava dai prodotti di fissione dell’uranio nelle centrali nucleari, di cui costituisce circa il 6%, e viene isolato dopo alcuni anni di stoccaggio, periodo che consente l’esaurimento dei prodotti di fissione a vita breve, altamente radioattivi. La radioattività consiste comunque solo in una debole emissione di particelli beta che, con le dovute precauzioni, non pone grossi problemi. Allo stato massivo resiste all’ossidazione e scurisce solo lentamente per esposizione all’aria umida. Il tecnezio viene però prodotto come polvere o spugna e in queste forme è altamente reattivo. Il metallo si dissolve in acqua regia, in acido nitrico ed in acido solforico concentrato, ma non è solubile in acido cloridrico. Trova usi in medicina nucleare per ottenere immagini scintigrafiche e tomografiche di numerosi compartimenti corporei e, in piccole quantità, come inibitore nella corrosione di alcuni acciai che vengono impiegati in sistemi chiusi. L’isotopo 99gTc è inoltre un superconduttore a temperature inferiori a 11 K. Il tecnezio non ha nessun ruolo biologico e, dato che non è presente naturalmente nella biosfera, non costituisce un rischio per gli esseri viventi. Tutti i suoi composti devono però essere trattati con cautela e sono considerati altamente tossici.