Simbolo dell’elemento: Ru
Numero atomico: 44
Config. elettronica: [Kr] 4d75s1
Isotopi naturali: 96Ru, 98Ru, 99Ru, 100Ru, 101Ru, 102Ru, 104Ru
Massa atomica: 101.07 uma
Densita: 12.37 g cm-3 (0°C, 1atm)
Punto di fusione: 2334°C
Punto di ebollizione: 4150°C
Elettronegativita: 2.20
Cristalli di rutenio
Rutenio
Il Rutenio (il nome deriva da «ruthenia» nome latino della Russia, da dove provenivano i minerali da cui è stato isolato) è un elemento metallico. E’ bianco e duro, non si opacizza a temperatura ambiente ma si ossida all’aria a circa 800°C. E’ un elemento abbastanza raro e, allo stato metallico, si trova generalmente insieme agli altri metalli del gruppo del platino. Il rutenio è praticamente inattaccabile sia dagli acidi non-ossidanti che dall’acqua regia, mentre reagisce solo con difficoltà e a temperature elevate con la maggior parte dei non metalli (fatta eccezione per Cl2 e F2). Il rutenio metallico è molto reattivo, talvolta in maniera esplosiva, con agenti ossidanti come ad esempio Na2O2 e KClO3. Viene utilizzato come indurente di platino e palladio nella produzione di leghe utilizzate come contatti elettrici molto resistenti all'usura. Anche le leghe rutenio-titanio hanno grandissima resistenza alla corrosione. Il rutenio e i suoi composti vengono utilizzati come catalizzatori nella sintesi di composti organici e molecole di interesse farmaceutico. Complessi organometallici hanno mostrato delle proprietà anti–metastatiche che stanno portando allo sviluppo di nuovi farmaci antitumorali. Il rutenio non ha nessun ruolo biologico e tutti i suoi composti dovrebbero essere considerati altamente tossici e cancerogeni. I residui di rutenio macchiano la pelle molto marcatamente. L'ossido volatile RuO4 è molto tossico e deve essere evitato.