Simbolo dell’elemento: Te
Numero atomico: 52
Config. elettronica: [Kr] 4d105s25p4
Isotopi naturali: 120Te, 122Te, 123Te, 124Te, 125Te, 126Te, 128Te, 130Te
Massa atomica: 127.60 uma
Densita: 6.24 g cm-3 (0°C, 1atm)
Punto di fusione: 450°C
Punto di ebollizione: 990°C
Elettronegativita: 2.10
Tellurio cristallino
Tellurio
Il Tellurio (il nome deriva dal latino «tellus» cioè terra) è un elemento metalloide. Esso si presenta in forma bianco-argentea metallica, fragile. E’ infiammabile all'aria e brucia formando una fiamma blu-verde con formazione di biossido di tellurio. Allo stato fuso, il tellurio riesce ad attaccare il rame, il ferro e l'acciaio inossidabile. Presenta una bassa conducibilità elettrica che aumenta per esposizione alla luce. Dal punto di vista chimico è analogo al selenio e allo zolfo. E’ tra gli elementi più rari (0,001 ppm nella crosta terrestre, 75° per abbondanza tra tutti gli elementi), difficilmente rinvenibile in forma nativa, più spesso come calaverite (tellururo d’oro). Il tellurio viene impiegato nelle leghe con il rame e l’acciaio, per aumentarne la lavorabilità. Viene anche aggiunto al piombo per aumentarne la durezza e la resistenza alla corrosione da acido solforico. Il tellurio è impiegato nelle ceramiche e nell’industria dei semiconduttori attraverso il drogaggio con argento, oro, rame o stagno. Si usa sotto forma di tellururo di bismuto in dispositivi termoelettrici e come tellururo di cadmio nei moderni dispositivi fotovoltaici, per l’elevato rendimento nella conversione di luce in energia elettrica. Il tellurio non ha un ruolo biologico, ed è molto tossico e teratogeno. L’esposizione all’aria a piccolissime concentrazioni di tellurio provoca il cosiddetto "fiato al tellurio", con un odore simile a quello dell'aglio..