1  
H 2
LI Be
Na Mg
K Ca
Rb Sr
Cs Ba
Fr Ra
3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn
Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd
La-Lu Hf Ta W Re Os Ir Pt Au Hg
Ac-Lr Rf Db Sg Bh Hs Mt Ds Rg Cn
          18
13 14 15 16 17 He
B C N O F Ne
AL Si P S Cl Ar
Ga Ge As Se Br Kr
In Sn Sb Te I Xe
Tl Pb Bi Po At Rn


Simbolo dell’elemento: Pr
Numero atomico: 59
Config. elettronica: [Xe] 4f35d06s2
Isotopi naturali: 141Pr
Massa atomica:140.91 uma
Densita: 6.47 g cm-3 (0°C, 1atm)
Punto di fusione: 931°C
Punto di ebollizione: 3510°C
Elettronegativita: 1.1

Frammento di praseodimio

Praseodimio

Il Praseodimio (dal greco «prásinos» verde e «didymos» gemelli, in virtù della notevole somiglianza con il neodimio e perché forma sali di colore verde) è un elemento metallico. Si tratta di un metallo di colore grigio-giallastro, relativamente morbido e reattivo. Il praseodimio reagisce spontaneamente con l’ossigeno dell’aria generando il suo ossido, che ha un aspetto simile a quello della ruggine. La reazione con l’acqua libera idrogeno. Il praseodimio è presente in due forme allotropiche, la prima (alfa) si converte nella seconda (beta) ad una temperatura di 800°C. Anche il praseodimio, come gli altri lantanidi, non si trova in natura allo stato nativo ma solo contenuto nei suoi minerali, in particolar modo in monazite e bastnasite. Si presenta con una buona abbondanza sulla crosta terrestre (3.5 - 5.5 ppm). L’ossido di praseodimio viene impiegato per conferire colorazione verde ai vetri, inoltre in lega con cobalto e ferro costituisce un buon magnete permanente. Eventuali effetti di tossicità sul corpo umano non sono ancora ben noti per il praseodimio, ma il contatto prolungato può creare irritazione della pelle.