1  
H 2
LI Be
Na Mg
K Ca
Rb Sr
Cs Ba
Fr Ra
3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn
Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd
La-Lu Hf Ta W Re Os Ir Pt Au Hg
Ac-Lr Rf Db Sg Bh Hs Mt Ds Rg Cn
          18
13 14 15 16 17 He
B C N O F Ne
AL Si P S Cl Ar
Ga Ge As Se Br Kr
In Sn Sb Te I Xe
Tl Pb Bi Po At Rn


Simbolo dell’elemento: Nd
Numero atomico: 60
Config. elettronica: [Xe] 4f45d06s2
Isotopi naturali: 142Nd, 143Nd, 144Nd, 145Nd, 146Nd, 148Nd, 150Nd,
Massa atomica:144.24 uma
Densita: 7.01 g cm-3 (0°C, 1atm)
Punto di fusione: 1016°C
Punto di ebollizione: 3066°C
Elettronegativita: 1.2

Frammento di neodimio

Neodimio

Il Neodimio (dal greco «neos» nuovo e «didymos» gemello) è un elemento metallico. Il nome deriva dal fatto il praseodimio e il neodimio furono definiti gemelli perché entrambi isolati da uno stesso minerale, ed avendo caratteristiche simili si pensava fossero un unico elemento, l’ipotetico didimio. In seguito furono identificati da Mosander come due elementi differenti. Il neodimio è un metallo morbido di colore grigio che reagisce velocemente con l’ossigeno dell’aria ricoprendosi di una patina di ossido che conferisce una colorazione giallastra alla superficie. Come gli altri lantanidi, anche il neodimio reagisce con l’acqua generando idrogeno, è quindi necessario conservarlo al riparo dell’aria e dell’umidità sotto olio minerale. Il neodimio è molto abbondante nella crosta terrestre circa 24 ppm. A causa della sua reattività non si trova in forma elementare in natura ma solo nei suoi minerali. Nel 1983 il composto Nd2Fe14B fu riconosciuto come il più forte magnete permanente conosciuto. Esiste un notevole incremento delle applicazioni di questo elemento in vari settori tecnico scientifici. Il neodimio è considerato moderatamente tossico per il corpo umano, può provocare irritazione della pelle e degli occhi.