1  
H 2
LI Be
Na Mg
K Ca
Rb Sr
Cs Ba
Fr Ra
3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn
Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd
La-Lu Hf Ta W Re Os Ir Pt Au Hg
Ac-Lr Rf Db Sg Bh Hs Mt Ds Rg Cn
          18
13 14 15 16 17 He
B C N O F Ne
AL Si P S Cl Ar
Ga Ge As Se Br Kr
In Sn Sb Te I Xe
Tl Pb Bi Po At Rn


Simbolo dell’elemento: Sm
Numero atomico: 62
Config. elettronica: [Xe] 4f65d06s2
Isotopi naturali: 144Sm, 147Sm, 148Sm, 149Sm, 150Sm, 152Sm, 154Sm,
Massa atomica:50.36 uma
Densita: 7.52 g cm-3 (0°C, 1atm)
Punto di fusione: 1072°C
Punto di ebollizione: 1790°C
Elettronegativita: 1.2

Frammento di samario ottenuto per distillazione

Samario

Il Samario (dal minerale «samarskite» dal quale fu isolato, il nome del minerale fu attribuito in onore del colonnello von Samarski-Bykhovets che era un ingegnere minerario russo) è un elemento metallico. Si presenta in forma metallica di colore grigio giallastro. È il più duro e fragile dei lantanidi. La sua reattività è intermedia tra quella dei lantanidi, reagisce con l’ossigeno dell’aria formando l’ossido e a temperature superiori ai 150°C può bruciare spontaneamente se finemente suddiviso. Reagisce con l’acqua generando idrogeno. Il samario si trova in natura solo nei suoi minerali con una abbondanza di 4.5-7.2 ppm. Come per tutti gli altri lantanidi, le fonti principali del samario sono i minerali monazite e bastnasite. Ma esso può essere trovato anche nella samarskite, cerite, orthite, ytterbite e fluorite. Una delle applicazioni possibili è quella della formazione di forti magneti permanenti (come la lega SmCo5) che mantengono le loro proprietà magnetiche anche ad alta temperatura. Questo rende tali leghe adatte anche nella costruzione di motori elettrici. Esistono poche informazioni riguardo alla tossicità del samario e dei suoi composti, è comunque nota una azione irritante sulla pelle, gli occhi e l’apparato respiratorio in caso di esposizione per lunghi periodi a polveri o fumo contenenti samario.