1  
H 2
LI Be
Na Mg
K Ca
Rb Sr
Cs Ba
Fr Ra
3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn
Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd
La-Lu Hf Ta W Re Os Ir Pt Au Hg
Ac-Lr Rf Db Sg Bh Hs Mt Ds Rg Cn
          18
13 14 15 16 17 He
B C N O F Ne
AL Si P S Cl Ar
Ga Ge As Se Br Kr
In Sn Sb Te I Xe
Tl Pb Bi Po At Rn


Simbolo dell’elemento: Gd
Numero atomico: 64
Config. elettronica: [Xe] 4f75d16s2
Isotopi naturali: 152Gd, 154Gd, 155Gd, 156Gd, 157Gd, 158Gd, 160Gd,
Massa atomica: 157.25 uma
Densita: 7.90 g cm-3 (0°C, 1atm)
Punto di fusione: 1314°C
Punto di ebollizione: 3264°C
Elettronegativita: 1.1

Frammento di gadolinio con una calamita che mostra il ferromagnetismo dell’elemento

Gadolinio

Il Gadolinio (dal minerale «gadolinite» il cui fu attribuito in onore del chimico finlandese Gadolin) è un elemento metallico. Si tratta di un metallo di colore grigio lucente, ferromagnetico, relativamente duro e poco reattivo. Il gadolinio reagisce con l’ossigeno dell’aria solo ad alta temperatura formando il suo ossido. Anche la reazione con l’acqua è molto lente ed avviene in modo apprezzabile solo con acqua molto calda (80-90°C), mentre reagisce bene in soluzioni acide formando i rispettivi sali. Il gadolinio si rinviene in natura nei suoi minerali con una abbondanza che si aggira sui 6 ppm. Il gadolinio viene usato nelle barre di controllo dei neutroni nelle centrali nucleari, ed anche nei sistemi di generazione di microonde, nell’attivazione di fosfori per schermi e per la produzione di magneti permanenti. Anche per il gadolinio non sono notti effetti di tossicità sul corpo umano, anche se l’elemento viene maneggiato con cautela come se fosse tossico.