1  
H 2
LI Be
Na Mg
K Ca
Rb Sr
Cs Ba
Fr Ra
3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn
Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd
La-Lu Hf Ta W Re Os Ir Pt Au Hg
Ac-Lr Rf Db Sg Bh Hs Mt Ds Rg Cn
          18
13 14 15 16 17 He
B C N O F Ne
AL Si P S Cl Ar
Ga Ge As Se Br Kr
In Sn Sb Te I Xe
Tl Pb Bi Po At Rn


Simbolo dell’elemento: Dy
Numero atomico: 66
Config. elettronica: [Xe] 4f105d06s2
Isotopi naturali: 156Dy, 158Dy, 160Dy, 161Dy, 162Dy, 163Dy, 164Dy
Massa atomica: 162.5 uma
Densita: 8.55 g cm-3 (0°C, 1atm)
Punto di fusione: 1411°C
Punto di ebollizione: 2651°C
Elettronegativita: 1.2

Frammento di disprosio

Disprosio

Il Disprosio (dal greco «dyspròsitos» che significa difficile da ottenere, a causa delle difficoltà di separazione dagli altri lantanidi nei minerali) è un elemento metallico. È un metallo lucente di colore grigio argenteo, molto morbido, si taglia facilmente con un coltello. Il disprosio presenta bassa reattività, infatti non reagisce con l’ossigeno dell’aria a temperatura ambiente e anche in acqua la sua reattività è molto blanda. Il disprosio viene invece attaccato dagli acidi, con acido cloridrico anche diluito forma il tricloruro di disprosio liberando idrogeno. La concentrazione del disprosio nella crosta terrestre è di circa 8 ppm. Alcuni studi hanno rilevato la presenza di 0.3 ppm di disprosio nelle meteoriti pietrose. Il disprosio, nonostante la sua stabilità, non si rinviene in forma elementare ma solo nei suoi minerali, esistono più di cento minerali in cui è possibile trovare i lantanidi ma solo due di questi (monazite e bastnasite) sono commercialmente importanti. Il disprosio viene impiegato in leghe utili per diversi dispositivi elettrici ed elettronici. Non sono noti effetti di tossicità sul corpo umano di questo elemento.