1  
H 2
LI Be
Na Mg
K Ca
Rb Sr
Cs Ba
Fr Ra
3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn
Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd
La-Lu Hf Ta W Re Os Ir Pt Au Hg
Ac-Lr Rf Db Sg Bh Hs Mt Ds Rg Cn
          18
13 14 15 16 17 He
B C N O F Ne
AL Si P S Cl Ar
Ga Ge As Se Br Kr
In Sn Sb Te I Xe
Tl Pb Bi Po At Rn


Simbolo dell’elemento: Tm
Numero atomico: 69
Config. elettronica: [Xe] 4f135d06s2
Isotopi naturali: 169Tm
Massa atomica: 168.93 uma
Densita: 9.32 g cm-3 (0°C, 1atm)
Punto di fusione: 1545°C
Punto di ebollizione: 1946°C
Elettronegativita: 1.2

I due piccoli magneti di tulio a forma cubica evidenziano il suo paramagnetismo

Tulio

IlTulio (il nome deriva da «thule» il mitico nome dell’Islanda) è un elemento metallico. Il tulio è un metallo di colore bianco argenteo, paramagnetico (viene attratto debolmente da un magnete), abbastanza morbido da essere tagliato con un coltello. Il tulio è stabile all’aria, a temperatura ambiente non reagisce con l’ossigeno dell’aria. La sua reattività con l’acqua è molto blanda, infatti reagisce molto lentamente in acqua calda, ed un po’ più velocemente in soluzioni acide. Il tulio è il più raro dei lantanidi, la sua concentrazione nella crosta terrestre è di circa 0.5 ppm, tale concentrazione è comunque maggiore di quella di elementi molto più noti come mercurio, argento, iodio e oro. Come per tutti i lantanidi, anche il tulio è presente in numerosi minerali insieme agli altri lantanidi. Il tulio è molto costoso, questo ne limita le applicazioni, tra i pochi usi c’è quello della realizzazione di laser che hanno la caratteristica di funzionare bene anche ad alte temperature. Dai pochi studi di tossicità si evidenziano effetti irritanti nei confronti dell’apparato respiratorio e della pelle, anche se il tulio non sembrerebbe essere tossico per ingestione.