1  
H 2
LI Be
Na Mg
K Ca
Rb Sr
Cs Ba
Fr Ra
3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn
Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd
La-Lu Hf Ta W Re Os Ir Pt Au Hg
Ac-Lr Rf Db Sg Bh Hs Mt Ds Rg Cn
          18
13 14 15 16 17 He
B C N O F Ne
AL Si P S Cl Ar
Ga Ge As Se Br Kr
In Sn Sb Te I Xe
Tl Pb Bi Po At Rn


Simbolo dell’elemento: Yb
Numero atomico: 70
Config. elettronica: [Xe] 4f145d06s2
Isotopi naturali: 168Yb, 170Yb, 171Yb, 172Yb, 173Yb, 174Yb, 176Yb,
Massa atomica: 173.04 uma
Densita: 6.97 g cm-3 (0°C, 1atm)
Punto di fusione: 824°C
Punto di ebollizione: 1194°C
Elettronegativita: 1.1

Lingotto di itterbio

Itterbio

L'Itterbio (il nome deriva, come anche i nomi degli elementi terbio, erbio e ittrio, dal nome del villaggio di Itterby in Svezia, presso il quale furono scoperti i minerali da cui vennero poi isolati ad opera di W. Sheele) è un elemento metallico. L’itterbio è un metallo grigio argenteo, non troppo morbido. L’itterbio è più reattivo del tulio che lo precede tra i lantanidi, infatti viene conservato in contenitori sigillati per evitare il contatto prolungato con l’aria. l’itterbio reagisce lentamente anche con l’acqua liberando idrogeno. L’itterbio è uno dei più comuni lantanoidi, la cui abbondanza sulla crosta terrestre è stimata tra 3 e 8 ppm. Si rinviene nei minerali in cui sono presenti anche gli altri lantanidi ed in particolare nella monazite che contiene circa lo 0.03 % di itterbio. La monazite è presente nella sabbia di alcune spiagge del brasile, dell’india e della florida, oltre che in altri posti. L’ossido è usato per particolari materiali ceramici e vetri. Il materiale con formula Yb2Co13Fe3Mn detiene il record mondiale di magnete permanente più forte, ma è troppo costoso per essere commercializzato. L’itterbio sembrerebbe non mostrare effetti di tossicità nei confronti di piante ed animali.