1  
H 2
LI Be
Na Mg
K Ca
Rb Sr
Cs Ba
Fr Ra
3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn
Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd
La-Lu Hf Ta W Re Os Ir Pt Au Hg
Ac-Lr Rf Db Sg Bh Hs Mt Ds Rg Cn
          18
13 14 15 16 17 He
B C N O F Ne
AL Si P S Cl Ar
Ga Ge As Se Br Kr
In Sn Sb Te I Xe
Tl Pb Bi Po At Rn


Simbolo dell’elemento: Ir
Numero atomico: 77
Config. elettronica: [Xe] 4f145d76s2
Isotopi naturali: 191Ir, 193Ir
Massa atomica: 192.20 uma
Densita: 22.56 g cm-3 (0°C, 1atm)
Punto di fusione: 2466°C
Punto di ebollizione: 4428°C
Elettronegativita: 2.20

Iridio metallico

Iridio

L'Iridio (il nome deriva da «iris» la dea greca iride dell’arcobaleno, per la varietà dei colori dei suoi composti) è un elemento metallico. Ha un aspetto argenteo brillante, ed è molto duro. E’ un elemento molto raro, presente sulla crosta terrestre con una abbondanza di soli 0.001 ppm. E’ uno degli elementi più densi della tavola periodica ed è secondo solo all’osmio. La inconsueta e massiccia deposizione di iridio in alcuni strati geologici è ritenuta essere collegata ad un presunto impatto meteoritico che, a cavallo tra il Cretaceo ed il Terziario, avrebbe provocato l'estinzione dei dinosauri. Il metallo non viene attaccato dagli acidi e dall’acqua regia, ma viene attaccato dai sali fusi NaCl e NaCN. L'iridio è ritenuto essere il metallo più resistente alla corrosione e l'uso principale è come agente indurente nelle leghe con il platino. Queste leghe, che hanno un coefficiente termico nullo, vengono utilizzate in molte applicazioni pratiche, come ad esempio il campione del metro standard conservato a Parigi. L’iridio viene anche utilizzato in contatti elettrici e un suo composto trova impiego come catalizzatore per la carbonilazione del metanolo nella produzione di acido acetico (processo Cativa). L’iridio non ha alcun ruolo biologico, è generalmente poco tossico ma se ingerito può causare irritazione degli occhi.