1  
H 2
LI Be
Na Mg
K Ca
Rb Sr
Cs Ba
Fr Ra
3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn
Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd
La-Lu Hf Ta W Re Os Ir Pt Au Hg
Ac-Lr Rf Db Sg Bh Hs Mt Ds Rg Cn
          18
13 14 15 16 17 He
B C N O F Ne
AL Si P S Cl Ar
Ga Ge As Se Br Kr
In Sn Sb Te I Xe
Tl Pb Bi Po At Rn


Simbolo dell’elemento: Tl
Numero atomico: 81
Config. elettronica: [Xe] 4f145d106s26p1
Isotopi naturali: 203Tl, 205Tl
Massa atomica: 204.38 uma
Densita: 11.85 g cm-3 (0°C, 1atm)
Punto di fusione: 304°C
Punto di ebollizione: 1457°C
Elettronegativita: 2.04

Tallio sotto vuoto in una ampolla

Tallio

IlTallio (il nome deriva dal greco «thallos» cioè germoglio verde, dal colore della linea caratteristica nel suo spettro atomico) è un metallo tenero e malleabile, dal colore argenteo. Scurisce all’aria assumendo riflessi grigio-blu e formando progressivamente uno strato di ossido. A contatto con acqua forma l’idrossido e reagisce con gli acidi inorganici. E’ piuttosto abbondante nella crosta terrestre, ma in genere associato a sali di potassio nelle argille e nei graniti, ed in tracce nei solfuri di rame, piombo e zinco. Il tallio è tossico e teratogeno, anche per semplice contatto del metallo con la pelle, perciò i suoi impieghi sono limitati. Vi è evidenza che anche il vapore è teratogeno e carcinogeno. In passato il solfato di tallio veniva usato uso in topicidi e insetticidi, ma poi il suo uso è stato bandito. Il tallio viene usato nella produzione di materiali semiconduttori e alogenuri di tallio trovano impiego in dispositivi ottici (emettitori di luce verde). Assieme a zolfo, selenio ed arsenico forma vetri ad alta densità e bassofondenti. Il solfuro di tallio varia la sua conducibilità elettrica per esposizione alla luce infrarossa e trova impiego in alcuni tipi di fotocellule.