1  
H 2
LI Be
Na Mg
K Ca
Rb Sr
Cs Ba
Fr Ra
3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn
Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd
La-Lu Hf Ta W Re Os Ir Pt Au Hg
Ac-Lr Rf Db Sg Bh Hs Mt Ds Rg Cn
          18
13 14 15 16 17 He
B C N O F Ne
AL Si P S Cl Ar
Ga Ge As Se Br Kr
In Sn Sb Te I Xe
Tl Pb Bi Po At Rn


Simbolo dell’elemento: At
Numero atomico: 85
Config. elettronica: [Xe] 4f145d106s26p5
Isotopi naturali: 210At
Massa atomica: 210.00 uma
Densita: -
Punto di fusione: 302°C
Punto di ebollizione: 337°C
Elettronegativita: 2.20

Ampolla con minerali di uranio in cui è contenuto astato in piccolissime tracce

Astato

L'Astato (il nome deriva dal greco «astatos» instabile) è un elemento non metallico radioattivo. In natura si rinviene l’isotopo 210At nei minerali di uranio e torio poiché si forma dal loro decadimento radioattivo. Avendo tempo di emivita di circa 8 ore, è un elemento rarissimo, una stima approssimativa della sua abbondanza è di circa 28 grammi nell'intera crosta terrestre. Gli isotopi dell'astato non godono di vita abbastanza lunga da studiarne a fondo le proprietà, ma le misure spettroscopiche indicano caratteristiche chimiche simili a quelle dello iodio, anche se con un carattere metallico più spiccato. Diversi composti dell'astato sono stati sintetizzati ma in quantità microscopiche e caratterizzati prima del naturale decadimento radioattivo dell’astato. Tali composti hanno un interesse principalmente teorico, ma alcuni sono in fase di analisi per un possibile impiego in medicina nucleare.