1  
H 2
LI Be
Na Mg
K Ca
Rb Sr
Cs Ba
Fr Ra
3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn
Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd
La-Lu Hf Ta W Re Os Ir Pt Au Hg
Ac-Lr Rf Db Sg Bh Hs Mt Ds Rg Cn
          18
13 14 15 16 17 He
B C N O F Ne
AL Si P S Cl Ar
Ga Ge As Se Br Kr
In Sn Sb Te I Xe
Tl Pb Bi Po At Rn


Simbolo dell’elemento: Ac
Numero atomico: 89
Config. elettronica: [Rn]6d17s2
Isotopi naturali: 227Ac
Massa atomica: (227) uma
Densita: 10.07 g cm-3 (0°C, 1atm)
Punto di fusione: 1051°C
Punto di ebollizione: 3198°C
Elettronegativita: 1.1

Minerale contenente attinio

Attinio

L'Attinio (dal latino «actinium» a sua volta dal greco «aktis» o «aktinos» raggio) è elemento metallico radioattivo, scoperto negli anni ’40 da Perey. L’attinio è il primo degli elementi definiti attinidi che vanno dal numero atomico 89 fino al 103. Tali elementi hanno proprietà chimiche e fisiche molto simili tra loro ed anche relativamente simili a quelle dei lantanidi. L’attinio è un metallo di colore argenteo abbastanza morbido, di cui non si conoscono bene le proprietà in quanto è possibile isolarlo solo in piccolissime quantità, la sua reattività sembra comunque simile a quella del lantanio. Esso è presente in tracce nei minerali dell’uranio, poiché è un intermedio nella serie di decadimento dell’isotopo di uranio 235U (una tonnellata di minerale di uranio contiene circa 100 mg di attinio). Tutti gli isotopi dell’attinio sono radioattivi, con tempi di dimezzamento che al massimo arrivano a 22 anni. L’attinio si comporta come forte emettitore alfa. Come conseguenza dell’alta radioattività l’attinio è pericolosissimo per ogni forma di vita. Se assunto nel corpo umano tende a depositarsi nelle ossa dove le radiazioni emesse danneggiano le cellule e possono provocare tumori.