Simbolo dell’elemento: U
Numero atomico: 92
Config. elettronica: [Rn]5f36d17s2
Isotopi naturali: 234U, 235U, 238U
Massa atomica: 238.03 uma
Densita: 19.05 g cm-3 (0°C, 1atm)
Punto di fusione: 1135°C
Punto di ebollizione: 4131°C
Elettronegativita: 1.7
Palline di vetro contenenti ossido di uranio
Uranio
L' Uranio è un elemento metallico radioattivo. Klaproth isolò l’uranio nel 1789 dalla pechblenda, e per il nome si ispirò al pianeta «urano» che era stato scoperto pochi anni prima, nel 1781. E’ un metallo di colore grigio argenteo, debolmente radioattivo, relativamente reattivo. Si ossida all’aria e reagisce con molti non metalli, formando diversi composti che in genere hanno colorazione gialla o verde. La reazione con l’acqua avviene in modo evidente solo a caldo. L’abbondanza di questo elemento sulla crosta terrestre è piuttosto piccola, ha infatti un valore di circa 1 ppm. È possibile trovarlo in diversi minerali, ma il minerale più comune è la pechblenda. L’uranio ha tre isotopi naturali 234U (0.005%), 235U (0.720%) ed il più abbondante 238U (99.275%). Solo l’isotopo 235U è in grado di dare fissione nucleare, per questo motivo l’uranio presente in natura deve essere arricchito in 235U per l’uso come combustibile nucleare nelle centrali nucleari. L’ossido di uranio veniva usato per dare colorazione verde ai vetri molto prima della scoperta dell’uranio stesso. La pericolosità dell’uranio risiede, oltre che nella radioattività, anche nella tossicità dell’elemento, soprattutto in forma polverosa. In tale forma può inoltre facilmente infiammarsi all’aria.