1  
H 2
LI Be
Na Mg
K Ca
Rb Sr
Cs Ba
Fr Ra
3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn
Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd
La-Lu Hf Ta W Re Os Ir Pt Au Hg
Ac-Lr Rf Db Sg Bh Hs Mt Ds Rg Cn
          18
13 14 15 16 17 He
B C N O F Ne
AL Si P S Cl Ar
Ga Ge As Se Br Kr
In Sn Sb Te I Xe
Tl Pb Bi Po At Rn


Simbolo dell’elemento: Fm
Numero atomico: 100
Config. elettronica: [Rn]5f126d07s2
Isotopi naturali: non ha isotopi naturali
Massa atomica: 257.0 uma
Densita: -
Punto di fusione: 1527°C
Punto di ebollizione: -
Elettronegativita: 1.3

Enrico Fermi (1901–1954)

Fermio

Come l’einsteinio anche il Fermio fu scoperto per la prima volta dal gruppo di ricerca dell’Università di Berkeley della California nelle ceneri raccolte dopo l’esplosione del primo test della bomba atomica ad idrogeno, effettuato nel novembre del 1952 nell’atollo di Bikini. La scoperta del nuovo elemento fu annunciata solo tre anni dopo per motivi di sicurezza. Il nome fu dato in onore del grande fisico italiano Enrico Fermi che diede notevoli contributi allo sviluppo della fisica nucleare e realizzò il primo reattore nucleare della storia. La quantità di fermio ad oggi preparata è troppo piccola per poterne studiare le proprietà, solo il suo punto di fusione è stato determinato (1527°C). Si tratta di un elemento con 20 isotopi artificiali tutti radioattivi, mai rinvenuti in natura, che è possibile ottenere in piccolissime quantità tramite bombardamento del plutonio con neutroni. L’isotopo artificiale più longevo, il 257Fm, ha un tempo di dimezzamento di 100 giorni. Non esistono ovviamente applicazioni pratiche di tale elemento, le piccolissime quantità disponibili vengono utilizzate solo per motivi scientifici. Non ci sono dati relativi alla tossicità ma il fermio è comunque pericoloso in quanto fortemente radioattivo.