1  
H 2
LI Be
Na Mg
K Ca
Rb Sr
Cs Ba
Fr Ra
3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn
Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd
La-Lu Hf Ta W Re Os Ir Pt Au Hg
Ac-Lr Rf Db Sg Bh Hs Mt Ds Rg Cn
          18
13 14 15 16 17 He
B C N O F Ne
AL Si P S Cl Ar
Ga Ge As Se Br Kr
In Sn Sb Te I Xe
Tl Pb Bi Po At Rn


Simbolo dell’elemento: Rf
Numero atomico: 104
Config. elettronica: [Rn]5f146d27s2
Isotopi naturali: non ha isotopi naturali
Massa atomica: 261.0 uma
Densita: 23.0 g cm-3 (0°C, 1atm)
Punto di fusione: -
Punto di ebollizione: -
Elettronegativita: -

Ernest Rutherford (1871-1937)

Rutherfordio

Il Rutherfordio (il nome è stato assegnato in onore del chimico e fisico neozelandese Rutherford) è un elemento artificiale e radioattivo. E’ il primo dei cosiddetti elementi transattinidi (cioè elementi con numero atomico maggiore di 103). Formalmente, gli elementi dal 104 al 112 farebbero parte dei metalli di transizione, ma essendo altamente radioattivi con tempi di decadimento molto brevi non è possibile isolarne quantità sufficienti per caratterizzarli adeguatamente. Due differenti isotopi di rutherfordio vennero sintetizzati per la prima volta nel 1964 a Dubna, Mosca e nel 1969 a Berkeley, California. Nel primo caso furono impiegate reazioni di fusione nucleare dell’isotopo del plutonio 242Pu con l’isotopo del neon 22Ne. Gli scienziati russi reclamarono nel 1964 la scoperta dell’elemento 104 e suggerirono per esso il nome Kurchatovium con simbolo Ku, in onore di Igor Vasilevich Kurchatov (1903-1960), capo della ricerca nucleare sovietica. Poi nel 1969 gli scienziati americani sintetizzarono gli isotopi dell’elemento 104 tramite reazioni di collisione ad alta energia tra gli isotopi 249Cf e 12C. Essi proposero per il nuovo elemento il nome Rutherfordium (simbolo Rf), in onore di Ernest R. Rutherford, chimico e fisico della Nuova Zelanda. Tale nome è stato poi accettato dalla IUPAC. Il suo isotopo più stabile 261Rf ha un tempo di semivita inferiore ai 70 secondi, perciò non ha alcun tipo di uso, e non ha alcun ruolo biologico. Essendo altamente radioattivo è però potenzialmente pericoloso per la salute.