1  
H 2
LI Be
Na Mg
K Ca
Rb Sr
Cs Ba
Fr Ra
3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn
Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd
La-Lu Hf Ta W Re Os Ir Pt Au Hg
Ac-Lr Rf Db Sg Bh Hs Mt Ds Rg Cn
          18
13 14 15 16 17 He
B C N O F Ne
AL Si P S Cl Ar
Ga Ge As Se Br Kr
In Sn Sb Te I Xe
Tl Pb Bi Po At Rn


Simbolo dell’elemento: Sc
Numero atomico: 21
Config. elettronica: [Ar] 3d14s2
Isotopi naturali: 45Sc
Massa atomica: 44.96 uma
Densita: 2.98 g cm-3 (0°C, 1atm)
Punto di fusione: 1541°C
Punto di ebollizione: 2830°C
Elettronegativita: 1.36

Scandio in forma cristallina

Scandio

Lo Scandio (il nome deriva dal latino «scandia» che significa Scandinavia) è un elemento metallico. E’ di aspetto bianco-argenteo, con riflessi gialli o rosa quando viene esposto all’aria. E’ relativamente morbido, leggero ma resistente, e assomiglia di più all’ittrio e ai metalli delle terre rare piuttosto che all’alluminio o al titanio. Reagisce rapidamente con molti acidi, ed è molto reattivo nei confronti degli alogeni. Brucia all’aria con facilità e forma il corrispondente ossido, chiamato comunemente scandia. In forma nativa non esiste sulla crosta terrestre ma è molto diffuso in piccole quantità in moltissimi minerali, tra i quali la thortveitite. E’ abbastanza difficile da ottenere in forma pura e venne preparato soltanto nel 1937 per elettrolisi del cloruro di scandio fuso. La preparazione su larga scala dello scandio metallico non è comunque considerata necessaria poiché esso non ha una rilevante importanza industriale. Tra le più importanti applicazioni troviamo lo scandio ioduro, impiegato nelle lampade a vapori di mercurio, capace di produrre in modo efficiente luce simile a quella solare per illuminazioni interne e pannelli dei televisori. Il suo isotopo 46Sc è radioattivo e viene impiegato come tracciante nei processi di raffinazione del petrolio. Per la sua leggerezza e resistenza potrebbe avere, in futuro, applicazioni nell’industria aerospaziale. Lo scandio non ha alcun ruolo biologico ma è un sospetto agente cancerogeno.