Simbolo dell’elemento: Cr
Numero atomico: 24
Config. elettronica: [Ar] 3d
Isotopi naturali: 50Cr, 52Cr, 53Cr, 54Cr
Massa atomica: 52.00 uma
Densita: 7.14 g cm-3 (0°C, 1atm)
Punto di fusione: 1907°C
Punto di ebollizione: 2671°C
Elettronegativita: 1.66
Cristalli ottenuti da vapori di cromo
Cromo
Il Cromo (il nome deriva dal greco «chroma» cioè colore, per la varietà dei colori assunti dai suoi composti) è un elemento metallico. Di colore grigio-argenteo lucente, in forma pura il cromo è abbastanza tenero. In natura si trova soprattutto nella cromite, un minerale presente principalmente in Russia, Sudafrica e Filippine. Il cromo è resistente agli agenti atmosferici, può essere facilmente lucidato e per questo è ampiamente usato per proteggere altri metalli più reattivi. Si scioglie in HCl diluito ma, se molto puro, resiste all’H2SO4 diluito e all’HNO3 concentrato, mentre in acqua regia subisce la passivazione. Il cromo è largamente utilizzato nell’industria tessile e siderurgica, in quest’ultima per la fabbricazione di acciaio inox e per la produzione di importanti leghe. Alcuni composti vengono utilizzati come pigmenti per i loro vividi colori verde, giallo, rosso e arancio. Il cromo è responsabile del colore rosso del rubino (pietra preziosa), mentre aggiunto al vetro conferisce a quest’ultimo un colore verde. Gli stati di ossidazione più comuni del cromo sono +2, +3 e +6. Il cromo metallico non è normalmente considerato pericoloso per l’uomo, invece il cromo +3 è una sostanza nutriente essenziale per gli esseri umani e la sua scarsità può causare disturbi al cuore, problemi al metabolismo e diabete. I composti del cromo esavalente sono però altamente tossici (se ingeriti o inalati) e cancerogeni. Le persone che fumano tabacco hanno una maggiore esposizione al cromo esavalente.