1  
H 2
LI Be
Na Mg
K Ca
Rb Sr
Cs Ba
Fr Ra
3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn
Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd
La-Lu Hf Ta W Re Os Ir Pt Au Hg
Ac-Lr Rf Db Sg Bh Hs Mt Ds Rg Cn
          18
13 14 15 16 17 He
B C N O F Ne
AL Si P S Cl Ar
Ga Ge As Se Br Kr
In Sn Sb Te I Xe
Tl Pb Bi Po At Rn


Simbolo dell’elemento: Ga
Numero atomico: 31
Config. elettronica: [Ar] 3d104s24p1
Isotopi naturali: 69Ga, 71Ga
Massa atomica: 69.72 uma
Densita: 5.9 g cm-3 (0°C, 1atm)
Punto di fusione: 29°C
Punto di ebollizione: 2204°C
Elettronegativita: 1.81

Il gallio fonde su una mano

Gallio

Il Gallio (il nome deriva dal latino «gallia» cioè Francia) è un elemento metallico. Il gallio si presenta con una lucentezza metallica di colore argenteo, ma a temperatura ambiente è fragile e si frattura facilmente. Fonde a 30°C restringendosi e aumentando di densità (quando solidifica si espande del 3,1%). E’ corrosivo per gli altri metalli, perché gli atomi di gallio si diffondono nella matrice cristallina metallica, formando leghe fragili. È il metallo con il più ampio intervallo di temperatura in fase liquida, e una bassissima tensione di vapore, anche ad alta temperatura. In forma purissima viene lentamente attaccato dagli acidi inorganici. Il gallio non esiste puro in natura ed è presente con una concentrazione nella crosta terrestre di 5 ppm. Si ottiene da tracce presenti nella bauxite, nel diaspro, nella sfalerite e nel carbone. Le maggiori applicazioni del gallio sono nei circuiti integrati digitali e analogici (come agente drogante) e in dispositivi optoelettronici (diodi LED e diodi laser sotto forma di arseniuro o nitruro di gallio). E’ usato in termometri ad alta temperatura, e una lega di gallio, indio e stagno (Galinstan) è usata in termometri clinici. Il gallio è inoltre capace di assorbire i neutrini provenienti dal sole, convertendosi in germanio ed emettendo un elettrone. Gli elettroni emessi vengono rilevati da fotomoltiplicatori e studiati dai fisici nucleari in due grandi esprimenti: il «GALLEX» che usa 30 tonnellate di gallio nei laboratori sotto il Gran Sasso (Italia) ed il «SAGE» con 60 tonnellate di gallio nei laboratori di Baksan nel Caucaso (Russia). Il gallio non ha un ruolo biologico ma non è tossico.