1  
H 2
LI Be
Na Mg
K Ca
Rb Sr
Cs Ba
Fr Ra
3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn
Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd
La-Lu Hf Ta W Re Os Ir Pt Au Hg
Ac-Lr Rf Db Sg Bh Hs Mt Ds Rg Cn
          18
13 14 15 16 17 He
B C N O F Ne
AL Si P S Cl Ar
Ga Ge As Se Br Kr
In Sn Sb Te I Xe
Tl Pb Bi Po At Rn


Simbolo dell’elemento: Hf
Numero atomico: 72
Config. elettronica: [Xe] 4f145d26s2
Isotopi naturali: 174Hf, 176Hf, 177Hf, 178Hf, 179Hf, 180Hf
Massa atomica: 178.49 uma
Densita: 13.31 g cm-3 (0°C, 1atm)
Punto di fusione: 2233°C
Punto di ebollizione: 4603°C
Elettronegativita: 1.30

Barre cristalline di Afnio preparata mediante il processo Arkel-de Boer

Afnio

L'Afnio (il nome deriva da «Hafnia» nome latino di Copenhagen) č un elemento metallico, di color argenteo, duttile, molto resistente alla corrosione. In natura non si trova mai allo stato nativo e, insieme allo zirconio, č presente in alcuni minerali di cui il piů importante č l’alvite MSiO4.xH2O (Hf, Th, Zr), l’unico in cui la concentrazione dell’afnio supera quello dello zirconio. La maggior parte dell’afnio in commercio č ottenuta come sottoprodotto della produzione di zirconio. La chimica dell’afnio non ha ricevuto la stessa attenzione di quella del titanio e dello zirconio ma il suo comportamento, sebbene con qualche differenza (soprattutto per quanto riguarda la solubilitŕ e la volatilitŕ della maggior parte dei suoi composti), č molto simile a quello dello zirconio. L'afnio č un eccellente assorbitore di neutroni, ha un punto di fusione piuttosto alto ed č resistente alla corrosione. Per queste proprietŕ viene usato per il controllo delle barre nei reattori e nei sottomarini nucleari. E' usato inoltre in leghe e ceramiche resistenti alle alte temperature. L’afnio non ha nessun ruolo biologico e normalmente non costituisce un pericolo per l’uomo e per l'ambiente. La sovraesposizione al metallo e ai suoi composti puň tuttavia causare lievi irritazioni agli occhi, alla pelle e alle mucose.