1  
H 2
LI Be
Na Mg
K Ca
Rb Sr
Cs Ba
Fr Ra
3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn
Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd
La-Lu Hf Ta W Re Os Ir Pt Au Hg
Ac-Lr Rf Db Sg Bh Hs Mt Ds Rg Cn
          18
13 14 15 16 17 He
B C N O F Ne
AL Si P S Cl Ar
Ga Ge As Se Br Kr
In Sn Sb Te I Xe
Tl Pb Bi Po At Rn


Simbolo dell’elemento: C
Numero atomico: 6
Config. elettronica: [He] 2s22p2
Isotopi naturali: 12C,13C,14C,
Massa atomica: 12.01 uma
Densita: 3.51 g cm-3 (0°C, 1atm)
Punto di fusione: 3550°C
Punto di ebollizione: 4827°C
Elettronegativita: 2.55

Diamanti, barre di grafite e polvere di fullereni

Carbonio


Conversione del diamante in grafite
Il filmato mostra la conversione di alcuni piccoli diamanti sintetici in grafite per effetto del calore. I diamanti, posti in una piccola provetta di quarzo, in seguito a riscaldamento con una fiamma a circa 1500 °C, subiscono la conversione in grafite. Alla fine dell’esperimento i diamanti appaiono neri, ricoperti da uno strato di grafite. I diamanti sono molto stabili anche ad elevate temperature, ma quando si raggiungono i 1000 °C inizia una lenta conversione nella forma allotropica più stabile, la grafite. Per accelerare la conversione si è utilizzata una temperatura più alta, circa 1500 °C.
Combustione di diamanti in flusso di ossigeno
Combustione di diamanti in presenza di un flusso di ossigeno. Alcuni diamanti artificiali sono stati posti in un tubo di quarzo in cui è presente un flusso di ossigeno. Per osservare la combustione è necessario scaldare i diamanti con una fiamma per pochi secondi, poi la combustione si innesca e tende a propagarsi tra i diamanti, anche se con qualche difficoltà. La colorazione blu della fiamma al di sopra dei diamanti è dovuta alla combustione del monossido di carbonio, che è il primo prodotto della reazione del carbonio con l’ossigeno. Successivamente il monossido brucia per dare il biossido di carbonio (anidride carbonica).